Presenti da sempre nella cultura cingalese, per il loro importante ruolo nelle cerimonie religiose, gli elefanti hanno nello Sri Lanka un luogo a loro dedicato. A Pinnawala infatti sorge un importante orfanotrofio dove i cuccioli di elefante  vengono salvati da una morte sicura e cresciuti con cura e affetto. Questo progetto, nato nel 1975, ospita ora circa 70 elefanti, con già circa 22 piccoli nati dai primi ospiti. Gli elefanti sono sempre stati una specie molto rappresentata in questo luogo, fino a quando però non si è iniziato a sottrarre loro terreno da pascolo per le coltivazioni intensive e soprattutto fino a quando la loro forza non è diventata vittima dello sfruttamento per il lavoro. Dei circa 10.000 elefanti che abitualmente vivevano nell’isola, ora ne restano poche centinaia. Per questo motivo è iniziata una politica di tutela nei loro confronti: eppure non sono rare ancora le vittime dei bracconieri o quelle uccise dai contadini per aver sconfinato nei campi coltivati. A Pinnawala, nel corso del vostro viaggio nello Sri Lanka, è normale osservare gli elefanti dell’orfanotrofio mentre vengono allattati con i loro biberon di latte freddo, oppure mentre vengono lavati nel fiume. Gli elefanti sono accuditi dai custodi e sono liberi di girare pacificamente per il parco. Abituati fin da piccoli alla presenza degli esseri umani, si lasciano avvicinare sia dagli adulti sia dai bambini che, entusiasti, sgranano gli davanti a questi giganti: la specie che vive nello Sri Lanka è infatti la più grande della sottospecie asiatica, anche se più piccola di quella africana. Gli elefanti che vivono qui, una volta raggiunta l’età adulta, arrivano a mangiare fino a 250 kg di foglie di palma in un giorno. Per permettere quindi la sopravvivenza economica dell’orfanotrofio, si è trovata una maniera singolare ma redditizia di sfruttare gli elefanti senza sottoporli al massacrante lavoro che di solito è loro riservato: la creazione di carta con i loro escrementi. Grazie a semplici procedimenti e al fatto che la rapidissima digestione dell’animale non dà tempo ai vegetali di fermentare, è possibile ottenere un materiale che viene poi colorato con prodotti naturali. Questo tipo di industria, nata nel 1997 qui nello Sri Lanka (anche se non a Pinnawala), garantisce un’entrata e permette alla popolazione di vedere gli elefanti non come un problema ma come una risorsa. Difficilmente avrete quindi la possibilità di vedere, in altri luoghi, una mandria di elefanti che attraversa pacificamente le strade del paese in attesa del sospirato bagno quotidiano, avrete l’opportunità  di portare a casa un souvenir di elefante, senza che a lui sia stato fatto nessun male.